Horror Pleni
opera di arte partecipata
NOURA TAFECHE
Installazione visibile > Mercoledì 6 Novembre | ore 19.00-22.00
Parata > Domenica 10 Novembre | ore 16.00
Horror pleni è un intervento d’arte partecipata creato a partire da un laboratorio, fruito in forma di installazione e culminato in una festosa parata in luoghi pubblici.
Una ricerca che incrocia il tema del mostruoso attraverso una domanda: di cosa abbiamo davvero paura?
Le nostre inquietudini individuali e le ansie sociali spesso si normalizzano, a volte al punto da essere nascoste o rimosse, in altri casi si esasperano per essere affrontate e demolite apertamente.
Alcune ci spaventano troppo, altre non abbastanza come dovrebbero.
Alcune ce le teniamo strette perché la loro presenza è necessaria, altre non hanno ancora trovato un nome.
Temiamo a sufficienza l’estinzione delle orche? Ci terrorizza di più la dichiarazione dei redditi, il numero di notifiche non lette o le mail spam con oggetto “clicca qui per confermare il tuo indirizzo”? E che dire degli algoritmi di TikTok, i CEO della Silicon Valley, e delle risposte dei chatbot?
Nei mesi prima del festival, impiegando metodi ludici e partecipativi, sono emerse conversazioni trasformate in alleanze e rappresentate attraverso bandiere e vessilli. Durante il Festival della Peste 2024 è tempo di esplorare come il ‘mostruoso’ si manifesta dentro o fuori di noi mettendolo in mostra attraverso l’installazione site specific negli spazi del Lazzaretto e, l’ultimo giorno del Festival, con una parata collettiva in strada.
Iscrizione + + + +
ISTRUZIONI PER I PARTECIPANTI:
La partecipazione alla parata festosa con bandiere è gratuita con prenotazione e aperta a tutte e tutti.
Noura Tafeche è un’artista visiva, ricercatrice indipendente e onomaturga. Si è laureata in Nuove Tecnologie per l’Arte presso l’Accademia di Brera, con un focus sul campo del net.art e dell’intrattenimento radicale. Il suo percorso artistico si sviluppa attraverso metodi e pratiche laboratoriali, video, installazioni, onomaturgia e disegno in miniatura. Le sue aree di ricerca approfondiscono lo studio delle culture visuali online, l’estetizzazione della violenza sulle piattaforme digitali, la sperimentazione linguistica e la rappresentazione visiva dell’immaginario speculativo.
Ha esposto, tenuto conferenze e condotto laboratori presso transmediale (Berlino), Disruption Network Lab (Berlino), Design Museum (Helsinki), Foto Colectania (Barcellona), Tainan Art Museum (Tainan), Tomorrow Maybe (Hong Kong), Triennale Milano (Milano), Pirelli HangarBicocca (Milano), Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (Guarene), Institute of Network Cultures (Amsterdam), European Union Representative Centre (Al Quds, Palestina).